Giordano Bruno
Giordano Bruno
Vita
Filippo Bruno nasce a Nola, una piccola città vicino Napoli, nel 1548 da una nobile famiglia. Intorno a 15 anni, prosegue i suoi amati studi filosofici. Nel 1576 decide di abbandonare l’ordine e si trasferisce dapprima a Roma, poi a Nola, Savona, Torino, Padova fino ad approdare a Ginevra.
Dopo una breve permanenza a Parigi, si trasferisce in Inghilterra, insegna ad Oxford, per poi riprendere la via di Parigi, dove entra in conflitto con gli ambienti aristotelici da lui tanto denigrati.
Dopo 7 anni di carcere e costanti rifiuti di abiurare, Giordano viene condannato al rogo e arso vivo il 17 febbraio 1600
Giordano Bruno ha rappresentato, nei secoli successivi alla sua morte, il simbolo del libero pensiero e dell’intellettuale sciolto dai vincoli dell’autorità.
Il suo pensiero
Le opere di Giordano Bruno, al di là della variabilità degli argomenti affrontati, ci riportano costantemente all’interesse primario del filosofo: la natura. Le sue analisi non avevano niente in comune con la indagine naturalistica di Telesio, ma fossero più affini alle pratiche e all’atteggiamento della magia.
Secondo Bruno il cosmo, la natura, è una sostanza unica, un tutt’uno costituito da forma e materia. Cioè l’insieme delle idee provenienti da Dio che daranno corpo al mondo e la massa corporea del mondo plasmata dalle idee in essa contenute.
L’universo di Bruno, al contrario di quello che pensavano gli aristotelici o le menti illuminate del suo tempo come Copernico e Galileo, è infinito. il suo pensiero lo spiegava dicendo che Dio, essendo infinito e potente, non può non aver prodotto un mondo altrettanto infinito e pieno di vita.
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